Apple Fitness+

Già lanciato negli Stati Uniti lo scorso anno, Apple Fitness+ è approdato in Italia - e in altri 15 Paesi, portando il totale a 21 - da poco più di una settimana: si tratta di un servizio che permette di tenersi in forma seguendo degli allenamenti guidati da un personal trainer su iPhone, iPad e Apple TV.

Ma cosa cambia rispetto agli allenamenti che si possono già trovare su YouTube, alcuni dei quali realizzati anche con grande cura dal punto di vista video, che hanno totalizzato milioni di visualizzazioni nel corso degli ultimi mesi e - soprattutto - sono gratuiti?

La prima differenza riguarda l'hardware e l'esperienza dell'ecosistema: si può affermare senza remore che Fitness+ sia costruito interamente attorno all'Apple Watch (QUI la nostra recensione dell'ultimo modello), tanto che senza quest'ultimo non è possibile accedere al servizio. L'integrazione con lo smartwatch è fondamentale perché permette di visualizzare i propri valori (frequenza cardiaca, calorie bruciate, tempo trascorso e anello attività) proprio sullo schermo dove si sta seguendo l'allenamento guidato.

Altra differenza riguarda la personalizzazione del servizio nel senso che, rispetto al fatto di andare a cercare un qualsiasi video di allenamento su YouTube sperando di intercettarne uno adatto alle proprie esigenze, Fitness+ ha dalla sua il fatto che l'Apple Watch sia al polso dell'utente tutto il giorno o quasi. E quindi ha qualche strumento in più per suggerire un allenamento, basandosi anche sul nostro livello di sedentarietà o sugli esercizi svolti durante la settimana; ad esempio, se abbiamo fatto molte sessioni cardio, potrebbe proporre dello yoga.

Le attività sono abbastanza variegate, tra HIIT, rafforzamento, yoga, ballo, core training, bici, pilates, meditazione, camminata, tapis roulant, vogatore, defaticamento e la presciistica tenuta dalla medaglia d'oro olimpica Ted Ligety. Gli allenamenti si tengono in lingua inglese, con sottotitoli in francese, inglese, italiano, portoghese brasiliano, russo, spagnolo e tedesco, e ci sono anche delle parti nella lingua dei segni per rendere il tutto più inclusivo.

Tutto ciò è racchiuso, come da tradizione Apple, in una cornice molto curata e in un sistema intuitivo per l'utente. I punti di forza sono indubbiamente il sistema integrato e la cura impiegata nel realizzarlo e nel tenerlo aggiornato; il rovescio della medaglia è rappresentato dal prezzo della sua Apple-centricità, perché per poter accedere al servizio bisogna avere una serie di dispositivi non sempre a buon mercato: almeno un Apple Watch di terza generazione o successivi e un iPhone 6S o successivi con iOS 14.3 (o un iPad con almeno iPadOS 14.3, o un Apple TV 4K o HD con tvOS 14.3).